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«Andare oltre la pura visibilità è un metodo che certamente affascina Valentina Rossi. Quando si leggono le sue poesie, ci si accorge che esse sono generate dalla traslazione di oggetti che appartengono alla vita reale, ma che la sensibilità poetica le indica di ricostituire in immagini nuove, come vissute in un déjà-vu. In uno dei tanti versi sin qui scritti, dice "La velocità taglia le dita. Immobile ferisce, ma si salvano. Non è la lama ad uccidere, ma l'energia. Nessun'arma può nulla, se non c'è mano ad impugnarla. Nessuna parola scava, se non c'è voce a scagliarla. Se tu mi abbracciassi immobile senza parole. Basterebbe il silenzio per salvarci".» (Dalla prefazione di Luigi Impieri)